Il 30° “Adriatico” è di Gryazin-Aleksandrov (Skoda)
Agonismo e spettacolo, in una giornata decisamente torrida per il 30° Rally Adriatico, terzo atto del Campionato Italiano Rally Terra sia per le vetture moderne che per le storiche ed anche ultimo atto del Challenge Raceday Rally Terra.
Ancora con la sede ad Urbino, andando a festeggiare con la magia dell’estate laprestigiosa edizione dei suoi trenta anni di storia, la gara è stata vinta da Nikolay Gryazin, in coppia con Aleksandrov, su una Skoda Fabia R5, al termine di un acceso dualismo con il francese Florent Todeschini, al voltante di una Hyundai i20 Rally2, affiancato da Sabrina De Castelli.
Da una parte il pilota della Movisport già vincitore al precedente impegno di San Marino (è stato vice Campione del Mondo WRC-2 nel 2022) e dall’altra il vice campione transalpino su terra, i quali hanno ingaggiato un esaltante botta-risposta che li ha sensibilmente allontanati dal resto della qualificata concorrenza al via. Per tutto l’arco della competizione Gryazin e Todeschini non si sono risparmiati, all’attacco di uno faceva eco la risposta dell’altro, avvicendandosi al vertice per il primo giro di tre prove. Poi, dalla quarta prova Gryazin è passato al comando con nove decimi, per poi allungare dalle due successive firmando così di forza il suo secondo alloro tricolore. Todeschini quindi secondo, bravo ad interpretare al meglio possibile le tecniche prove speciali intorno a Cagli, la sua seconda occasione agonistica in Italia (dopo il “Tuscan Rewind” del 2020).
Podio completato da Paolo Andreucci, che nelle Marche l’ha sempre fatta da grande protagonista (quattro le sue vittorie in questa gara). Affiancato da Briani, il pluridecorato pilota lucchese di Castelnuovo Garfagnana ha sofferto per tutto il primo giro il fatto di “spazzare” la strada partendo per primo, per poi riuscire a tenere bene il ritmo sino alla bandiera a scacchi, confermando la propria leadership di Campionato.
UNA GARA CHE GUARDA AL TERRITORIO
Il Rally Adriatico è tornato nuovamente nella magnifica città natale di Raffaello Sanzio, abbracciata dalle morbide colline nell’entroterra pesarese che scendono verso il mare, il cui centro storico è patrimonio UNESCO. Luoghi di straordinaria bellezza, scenari unici di un territorio che guarda molto al turismo ed in questo l’indotto ricettivo del territorio, con la competizione ed il suo grande seguito di praticanti ed appassionati, ha avuto un ulteriore stimolo. Sport e turismo, dunque, come volàno per la valorizzazione territoriale e la Città di Urbino in questa unione di intenti ci crede con entusiasmo. Ma è stato tutto un territorio, il protagonista della gara, con un’ampia collaborazione dei comuni interessati, oltre ad Urbino, Cagli e Fermignano, con i quali già dallo scorso anno si è instaurato un forte rapporto che guarda alla valorizzazione dei luoghi.
CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. GRYAZIN-ALEKSANDROV (Skoda Fabia R5 Evo) in 49’00.7; 2. TODESCHINI-DE CASTELLI (Hyundai I20) a 12.9; 3. ANDREUCCI-BRIANI (Skoda Fabia R5 Evo) a 25.9; 4. BRESOLIN-POLLET (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’03.4; 5. OLDRATI-DE GUIO (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’08.2; 6. DATI-CIUCCI (Skoda Fabio R5 Evo) a 1’11.0; 7. QUILICHINI-BELHACENE (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’12.7; 8. CIUFFI-CIGNI (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’24.5; 9. GROSSI-CARDINALI (Skoda Fabia R5) a 2’10.5; 10. HOELBLING-RIGHETTI (Skoda Fabia R5 Evo) a 2’29.5.
Il podio della manifestazione 2023