Da Urbino a Gubbio
Lunghezza: 260 Km
Tempo di percorrenza: 4,5 h
Durata: 1 giorno
Percorso interamente collinare che tocca tre regioni.
Per chi lo desidera, Terra di Piloti e Motori fornisce assistenza sui pernotti in strutture ricettive convenzionate, comunicandolo la richiesta all’associazione in tempi congrui.
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Tappa per tappa
La partenza di questo itinerario è prevista dalla magnifica città di Urbino. Adagiata tra le dolci colline del Montefeltro, città dalla storia millenaria dove si respira il Rinascimento. Andiamo alla scoperta della città di Raffaello e del suo centro storico, consacrato patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, Dal Palazzo Ducale, dimora di Federico da Montefeltro. dalla caratteristica facciata con i suoi torricini, sede della Galleria Nazionale delle Marche, che conserva opere di artisti quali Raffaello, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Tiziano e Melozzo da Forlì. Tra le stanze del palazzo, si cela un luogo meraviglioso e privato, dove Federico era solito passare del tempo: lo studiolo del duca che custodisce pregevoli stucchi sulla volta ed è rivestito nella fascia inferiore di legni intarsiati da Baccio Pontelli su disegni di Sandro Botticelli, Francesco di Giorgio Martini e Donato Bramante. A pochi passi vi troverete di fronte all’imponente Duomo con la cupola ottagonale e pianta a tre navate. Troviamo poi la Casa natale di Raffaello,del XV secolo. Infine domina la città la Fortezza Albornoz venne eretta tra il 1367 e il 1371 e ospita al suo interno il museo “Bella Gerit”, con reperti archeologici e un’area riservata alla storia dell’equipaggiamento da guerra in uso tra il 1300 e il 1500.
Dopo aver visitato i luoghi simbolo della città avrete sicuramente fame, è il momento di fare una tappa golosa! La Crescia, una specie di piadina che si accompagna col Salame di Montefeltro, il Prosciutto di Carpegna, il Pecorino di fossa e soprattutto la Casciotta, un pecorino D.O.P. con un buon bicchiere di vino marchigiano.
che fu uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano; dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell’umanità Unesco. Il Palazzo Ducale, residenza del 400 del duca Federico da Montefeltro, è sede della Galleria nazionale delle Marche. Nell’Oratorio di San Giovanni è possibile ammirare un imponente ciclo d’affreschi rappresentante la Crocifissione di Cristo e la Storia della Vita di San Giovanni Battista, considerato uno dei più importanti esempi dello stile gotico internazionale.
Si Prosegue poi per le “Capute” strada molto apprezzata dai motociclisti (SS73bis) si arriva ad Urbania, conosciuta fino al 1636 con il nome di Casteldurante, cambiò la propria denominazione in quella attuale in onore di papa Urbano VIII dopo esser stata elevata a città e diocesi.Tra gli edifici di architettura religiosa, da non perdere la Chiesa di San Francesco, bell’esempio di barocco marchigiano, la Chiesa dei Morti, che conserva numerose mummie naturali di persone decedute nel Medioevo e nel Rinascimentosi, Proseguendo attraversiamo Sant’Angelo in Vado cittadina famosa in tutto il mondo per essere un sito di raccolta del Tartufo Bianco Pregiato, situata al centro di un ameno paesaggio caratterizzato dai primi contrafforti appenninici che fiancheggiano la strada. Di origini medievali, è sorta sulle rovine della romana Tiphernum Mataurense. Proseguiamo alla volta di Borgo Pace, Lamoli, attraversiamo il Passo di Bocca Trabaria, arriviamo a Sansepolcro,e da qui, superata la splendida Anghiari, teatro della battaglia combattuta nell’anno 1440 tra i Fiorentini e i Milanesi e in seguito dipinta da Leonardo da Vinci, arriviamo alla prossima tappa, Arezzo.
Arezzo, provincia della Toscana. Fulcro del centro storico è Piazza Grande, Questa piazza è sede della caratteristica Giostra del Saracino, un torneo equestre di origine medievale, ha una forma trapezoidale inclinata in modo da facilitare il deflusso dell’acqua piovana.In Piazza Grande si incontrano il Medioevo, con la Torre dei Lappoli e l’abside romanica di Santa Maria della Pieve, il Quattrocento, con il Palazzo della Fraternità dei Laici caratterizzato dalla facciata gotica e dalla lunetta rinascimentale di Bernardo Rossellino, e, a sovrastare la piazza, il Cinquecento, con le celebri Logge progettate dall’architetto aretino Giorgio Vasari. .Casa Vasari, costruita e decorata proprio dall’architetto aretino, offre ai visitatori dei magnifici affreschi e una testimonianza dell’epoca cinquecentesca raccolta nell’Archivio Vasariano. Le ceneri di Vasari sono custodite nella pieve, che si affaccia su Corso Italia con il suo campanile, conosciuto anche come “torre dei cento buchi”, per i cinque ordini di bifore su ogni – Inoltre ubicata sulla sommità del colle dove sorge la città, troviamo la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, principale luogo di culto cattolico; è posta sul sito di una chiesa paleocristiana nel luogo dove anticamente sorgeva l’acropoli cittadina. Il Museo statale d’arte medievale e moderna di Arezzo è situato nel Palazzo Bruni-Ciocchi, e ospita dipinti, maioliche e oggetti in vetro di epoca medievale e rinascimentale.
Il viaggio continua verso Castiglion Fiorentino, Montecchio. fino ad arrivare a Tuoro sul Trasimeno, comune in provincia di Perugia che si affaccia sulla parte settentrionale del lago Trasimeno, dove è presente una spiaggia, il lido di Tuoro, con il molo d’imbarco per i traghetti diretti all’Isola Maggiore e all’Isola Polvese. La città di Tuoro sul Trasimeno è passata alla storia come teatro di una delle più sanguinose battaglie dell’antichità: la Battaglia del Trasimeno, una delle più importanti della Seconda Guerra Punica, che vide la sconfitta dell’esercito romano a opera dei Cartaginesi di Annibale. Oggi il luogo dove avvenne la battaglia è un museo a cielo aperto, un percorso dove è possibile rivivere i momenti più sanguinosi dell’epico scontro attraverso 12 aree di sosta, in cui vengono approfonditi vari temi legati alla battaglia.
La sosta sulle rilassanti sponde del Lago Trasimeno è dovuta. Il Lago è il più esteso lago dell’Italia centrale, quarto tra i laghi italiani subito dopo il lago di Como. La campagna circostante il lago si presenta come un anfiteatro collinare che ne incornicia la superficie di 128 km ².
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Al confine con la Val di Chiana, incastonato tra le colline, in territorio umbro si estende il Lago Trasimeno. Con i suoi 128 km² di superficie è il lago più grande del centro Italia. Il bacino lacustre è il cuore del Parco regionale del Lago Trasimeno, dichiarato area protetta nel 1996 denominata Oasi La Valle.
Quarto lago d’Italia per dimensioni, Il Lago Trasimeno deve il suo nome ad un’antica leggenda in cui si narra del principe Trasimeno e del suo amore per la ninfa Agilla. Paragonato da Lord Byron ad “un velo d’argento”, nel corso dei secoli il lago ha ammaliato con il suo fascino innumerevoli poeti, pittori e viaggiatori. Tra rigogliosi canneti, si affollano anatre selvatiche, cormorani, il nibbio, il martin pescatore. Il lago infatti rappresenta da sempre per l’avifauna acquatica un’importante area di svernamento, sosta e riproduzione e per le specie ittiche un habitat perfetto per riprodurs
Il lago ospita tre isole: l’Isola Polvese, nella parte sud est del lago,la Maggiore, l’ unica abitata, con diversi ristoranti dove gustare pesce di lago, e la Minore. Lungo le sue sponde si affacciano numerosi borghi, citiamo Passignano e Castiglione del Lago. Luoghi di bellezza smisurata, sono le mete ideali per godersi la natura, immersi nel verde natura e circondati dalla storia.
Ripartiti dal Trasimeno in direzione Gosparini, proseguendo verso Niccone, dove giriamo per Umbertide, superata Camporeggiano, arriviamo a Gubbio, definita come “città grigia“. Gubbio ha questo soprannome per il colore compatto e uniforme dei blocchi di calcare con cui è costruito questo splendido borgo. Feudo dei Montefeltro e dei Della Rovere nel periodo delle Signorie, nei secoli ha conservato gelosamente il suo aspetto medievale riflesso sia nella fisionomia degli edifici che nella struttura delle strade. La cittadina è formata da cinque vie parallele situate a diversi livelli e collegate tra loro da gradoni, vicoli e scale; può sembrare una struttura vagamente “labirintica” ma in realtà qui è veramente difficile perdersi. Piazza Grande, Palazzo dei Consoli e quello Pretorio è il cuore pulsante della città, il luogo più amato dagli eugubini e dai turisti da questo straordinario esempio di “piazza pensile” si gode uno splendido panorama sulla valle. Con le sue sei finestre, la loggia panoramica e il “campanone” che da secoli detta i tempi è stato il primo palazzo italiano ad avere l’acqua corrente, tubature e servizi igienici, come si può ancora vedere nel corridoio segreto. Oggi il palazzo ospita i Museo Civico e la pinacoteca. Il Palazzo Ducale detto anche Corte Nuova, fu fatto costruire da Federico da Montefeltro. Il prestigioso studiolo quattrocentesco in legno intagliato e intarsiato è uguale a quello del Palazzo Ducale di Urbino. Con la funivia che dal centro di Gubbio porta sul Monte Ingino dove si trova la Basilica di Sant’Ubaldo, sospesi nel vuoto si ha una vista panoramica eccezionale sui tetti di Gubbio e sulla campagna circostante. Ci si può fermare per una cena ricca, sostanziosa, ma anche semplice, con ingredienti di grande qualità: sono queste le caratteristiche della cucina eugubina, in linea con la tradizione umbra.