Da Pesaro a Fano
Lunghezza: 295 Km
Tempo di percorrenza: 5 h
Durata: 1 giorno
Il percorso si inoltra dal mare all’interno, lambisce la Romagna e la Toscana, attraversa l’Umbriua e ritorna al litorale marchiguano.
Per chi lo desidera, Terra di Piloti e Motori fornisce assistenza sui pernotti in strutture ricettive convenzionate, comunicandolo la richiesta all’associazione in tempi congrui.
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Tappa per tappa
L’itinerario parte da Pesaro , con una la scelta culturale ampia. Iniziamo camminando per il centro storico, dove si potranno visitare la casa natale del celebre compositore Gioacchino Rossini (ingresso libero) e il museo a lui dedicato dove vi sono esposte stampe, incisioni, litografie, ritratti, strumenti, caricature, documenti tra cui lettere e spartiti autografati, libretti originali. Nella stanza della musica sono ospitati un Forte-Piano, strumento tastiera costruito a Venezia nel 1809 e alcuni autografi del maestro. A Palazzo Mosca troviamo i musei civici, la prima sala ospita uno dei capolavori del Rinascimento: la Pala dell’incoronazione di Giovanni Bellini, nei pressi del museo, in via dell’Abbondanza, la Domus, un’area archeologica, esempio di abitazione signorile della prima età imperiale romana, grande impatto si ha con il percorso virtuale, un vero e proprio unicum nella Regione Marche. Molto interessante anche la Sinagoga situata nelle vicinanze esattamente in via delle scuole 23, nell’area in cui si estendeva il ghetto ebraico istituito nel 1632 esistevano due Sinagoghe Proseguiamo l’itinerario salendo dalla SP 44 Panoramica del Parco Naturale del Monte San Bartolo. Questo si caratterizza principalmente per il tratto di costa alta, in gran parte rappresentata da falesia viva, rara in tutto l’Adriatico. Il resto del territorio protetto è costituto dal paesaggio rurale che, fino agli anni ’50, era attivamente coltivato anche in luoghi oggi impensabili, ai limiti del mare. Si sale fino al Faro, per poi scendere verso la statale Adriatica.
Dopo circa 16 km arriviamo aTavullia città resa nota da Valentino Rossi VR46#, il suo nome è conosciuto in tutto il mondo grazie ai successi del Campione di motociclismo, Qui è presente il V46# Fan Club, la cui caratteristica principale è quella di animare tutto il popolo giallo per farlo “divertire” tifando il Dottore. Una visita all’ormai mitico “Ranch“ la VR46 Riders Academy, la scuola per i giovani talenti del motociclismo voluta da Valentino Rossi.non puo’ mancare.
L’addio alle corse di Valentino Rossi chiude un epoca del motociclismo durato un quartoi di secolo e Tavullia ringrazia
Proseguendo ancora per circa 20 km si raggiunge Sassocorvaro che si erge su un colle che domina la valle del fiume Foglia. Tra Sassocorvaro e la sua frazione di Mercatale si estende un lago artificiale, chiuso da una diga, che porta il nome della suddetta frazione. Il centro storico, ancora cinto da mura, conserva le tre originarie porte d’accesso e un torrione di vedetta quadrangolare.
Il borgo è dominato dalla possente Rocca Ubaldinesca (1475), dalla singolare struttura zoomorfa a forma di testuggine, posta a guardia della Valle del Foglia. Fu costruita da Francesco di Giorgio Martini (1439 – 1502), nei primi anni del suo servizio come architetto ed ingegnere militare del duca Federico da Montefeltro..
Proseguendo l’itinerario, oltrepassiamo Macerata Feltria e arriviamo alla tappa successiva Carpegna. Il paese si stende in longitudine lungo le pendici meridionali dell’omonimo monte, a 748 m s.l.m., ed è una stazione climatica frequentata in estate per il clima mite e asciutto.Il toponimo deriva probabilmente dal latino silva carpinea, ovvero “bosco di carpini”. Il carpino, sia bianco sia nero, è infatti un albero molto diffuso nei boschi di Carpegna.
Una lunga tappa ci porta nel cuore dell’Italia Centrale a cavallo tra tre regioni, Emilia Romagna, Toscana e Umbria, La prima località che attraversiamo è Pennabilli, il comune più alto della Provincia di Rimini, fa parte del club italiano di Bandiera arancione.Pennabilli è felicemente ubicata al centro di un maestoso anfiteatro naturale nell’Alta Valmarecchia a 630 metri s.l.m., affacciata sul fiume Marecchia,. ha il fascino di un luogo antico, è circondata dalla natura, il paesino tanto amato da Tonino Guerra. Proseguendo, dopo aver lasciato Badia Tebalda arriviamo a Sansepolcro, paese natale di Piero della Francesco,ai piedi dell’ultimo tratto dell’Appennino toscano, Il borgo domina la Vatiberina, anche detta Alta Valle del Tevere.
Da Sansepolcro dopo circa un quarto d’ora di strada arriviamo a CItta’ di Castello, Oltre alle sue bellezze religiose ed artistiche, Città di Castello è anche famosa per la sua vivacità e per il suo particolare dialetto, oltre ai piatti tipici che caratterizzano l’intera zona. Lasciamo la superstrada per deviare verso la Provinciale 103, strada tortuosa ma panoramica immersa nel verde, riprendiamo poi la statale fino a Umbertide per dirigerci in direzione Gubbio, Gubbio è uno degli insediamenti umbri più antichi, feudo dei Montefeltro e dei Della Rovere nel periodo delle Signorie, nei secoli ha conservato gelosamente il suo aspetto medievale riflesso sia nella fisionomia degli edifici che nella struttura delle strade. Da non perdere Piazza Grande, il Palazzo dei Consoli e quello Pretorio, cuore pulsante della città, da questo straordinario esempio di “piazza pensile” si gode uno splendido panorama sulla valle. Prendendo la strada della Gola del Bottaccione, oltrepassata la Madonna della Cima, arriviamo al Passo della Scheggia, situato a 632 metri sul livello del mare lungo la via Flaminia. Attraverso un tracciato “tormentato” tipicamente di montagna, immerso in un maestoso scenario appenninico e verdeggiante, caratterizzato da una grande varietà di curve è per i motociclisti un divertimento allo stato puro e incanto per gli occhi!
Proseguendo si arriverà ad Acqualagna, definita a livello nazionale, la Capitale del Tartufo, vista la sua importanza riconosciuta durante tutto l’anno per i vari eventi dedicati e per la tradizione plurisecolare di ricerca, produzione e commercializzazione del tubero più famoso di tutti i tempi. Tutti i maggiori ristoranti della zona, sono in grado di proporre specialità e piatti con prodotti tipici marchigiani in base alle stagioni, dai salumi ai vini, dal tartufo agli oli. Ottimo connubio di emozioni per scoprire Acqualagna e la realtà che la circonda anche dal punto di vista enogastronomico.La città si trova nei pressi della magnifica Gola del Furlo, nella confluenza del torrente Burano, una terra circondata da natura incontaminata e da uno scenario incantevole per gli occhi del visitatore che viene a scoprirla. La posizione di Acqualagna è strategica perchè offre itinerari naturalistici molto belli, che ti porteranno alla scoperta del territorio più inesplorato.
Ripartiremo verso la nostra ultima destinazione, Fano dove chi vorrà avrà la possibilità di visitare vari siti culturali come Museo Archeologico/Pinacoteca a Palazzo Malatestiano oppure godere di un bel bagno nelle acque del Mar Adriatico che anche quest’anno si è guadagnato la bandiera blu.
A conclusione del tour e magari dopo un bel bagno in mare e un po’ di sole vi consigliamo di cenare nel lungo mare di Fano dove potrete gustare dell’ottimo pesce locale e pietanze caratteristiche come il “Brodetto fanese” e per concludere il caffè del pescatore la “Moretta”.