Da Ancona a Civitanova Marche
Lunghezza: 538 Km
Tempo di percorrenza: 9 h
Durata: 2 giorni
E’ il percorso più lungo tra i nostri itinerari e spazia anche nelle regioni limitrofe, partendo dal mare inoltrandosi tra le colline per poi ritornare al a mare..
Per chi lo desidera, Terra di Piloti e Motori fornisce assistenza sui pernotti in strutture ricettive convenzionate, comunicandolo la richiesta all’associazione in tempi congrui.
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Tappa per tappa
Il viaggio inizia dalla città capoluogo delle Marche Ancona, città nata sulla costa del mar Adriatico. Ancona possiede uno dei maggiori porti italiani ed è tra i principali centri economici della regione, ricca di monumenti e 2.400 anni di storia. Il Duomo di San Ciriaco è la cattedrale metropolitana dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo, una chiesa medioevale in cui lo stile romanico si fonde con quello bizantino. La chiesa sorge alla sommità del colle Guasco da dove domina tutta la città e il suo golfo. Immancabile una vista del mare dal Passetto.Per gli amanti della natura è doveroso fare un’escursione sul Monte Conero, un monte dell’Appennino umbro-marchigiano alto 572 m s.l.m. situato sulla costa del mar Adriatico. Costituisce il più importante promontorio italiano dell’Adriatico assieme al Monte San Bartolo e a quello del Gargano; nonostante la sua altitudine merita appieno il nome di monte per l’aspetto maestoso che mostra a chi lo osserva dal mare, per i suoi sentieri alpestri, per gli strapiombi sul mare e per i vasti panorami.
Il viaggio prosegue verso Sirolo che si trova a 125 m s.l.m., alle pendici del Monte Conero, la quasi totalità del suo territorio fa parte del Parco regionale del Conero; la “Spiaggia delle Due Sorelle” è la più rappresentativa della riviera è costituita da sassolini bianchi e da speroni rocciosi che la incastonano nella falesia. Da visitare il Teatro “Alle Cave” che prende il suo nome dalla sua storia: è stato infatti ricavato in una cava di pietra del Conero ora in disuso, dove da alcuni anni si è realizzato un caratteristico teatro all’aperto con un palcoscenico naturale, che anima le notti sirolesi. La sua caratteristica principale è l’acustica che lo rende unico ed eccezionale per la lirica e ogni altro tipo di musica. Vicino Sirolo troviamo Numana dove possiamo visitare l’Antiquarium Statale, istituito nel 1974 come completamento del percorso espositivo del Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona, il quale parte dalla preistoria, attraversa l’età del Ferro, e giunge all’età romana imperiale.
Ci dirigiamo verso Sud, arrivando a Pedaso, situata sulla costa adriatica, alla foce del fiume Aso, dove svoltiamo verso l’interno attraversando Montefiore dell’Aso, Montefortino, abbracciato dall’anfiteatro dei Monti Sibillini cui se ne scorgono in ampi panorami i più alti picchi: dal Monte Vettore a sud, al Monte Sibilla, al Monte Priora (tutti superanti i 2000 metri d’altitudine), fino al Monte Amandola e in lontananza verso nord il Pizzo di Meta. Da qui a Castignano, alle pendici del Monte Ascensione per poi dirigerci verso Ascoli PIceno,
La prossima tappa sarà Accoli PIceno che prende il nome dai suoi fondatori i Piceni secoli prima che venisse fondata Roma. Una città di torri, chiese, piazze e palazzi. La pietra, quindi, è protagonista del paesaggio: l’intero centro storico è stato costruito scolpendo i blocchi di travertino delle vicine cave del Piceno. Questo lo rende straordinariamente armonioso e uniforme, elegante ed accogliente. La sintesi di tutta questa bellezza si incontra in Piazza del Popolo, su cui affacciano la Chiesa di San Francesco, il Palazzo dei Capitani del Popoli, case medievali e portici.Qui possiamo visitare nella vicina Piazza Arringo la Pinacoteca civica considerata tra le più importanti della regione che ha sede del primo e del secondo piano del Palazzo dell’Arengo. Le attuali quindici sale espositive ospitano un gran numero di sculture, affreschi, raccolte numismatiche, ceramiche, strumenti musicali e miniature; il percorso museale è inoltre arricchito da arredi, dallo stile Barocco allo stile Impero, che fanno da cornice incomparabile ad una collezione di dipinti fra le più importanti di Italia.
Spostandoci verso l’Abruzzo sud arriviamo a Teramo, città collinare che si trova alle pendici del Gran Sasso, in una zona ricca di vigneti e oliveti. Tuttavia Teramo non è bella da visitare solo per i suoi paesaggi naturali, ma anche per il grandissimo patrimonio artistico e culturale che la contraddistingue: le testimonianze arrivate fino ai giorni nostri raccontano la storia di epoche molto diverse, tanto che visitare Teramo significa effettuare un vero e proprio viaggio a ritroso nel passato, incontrando una gran varietà di popoli e culture. Piazza Martiri della Libertà è il nucleo del centro storico di Teramo, su cui si affacciano alcuni dei principali edifici storici della città, tra cui il Duomo intitolato a Santa Maria Assunta e il Palazzo vescovile, inoltre ci si può recare all’Osservatorio astronomico d’Abruzzo che è uno degli osservatori astronomici pubblici italiani e parte dell’Istituto nazionale di Astrofisica, fondato dall’astronomo Vincenzo Cerulli. Il sito è circondato da un ampio parco con pini, cipressi e abeti con l’inconfondibile cupola bianca del padiglione principale, rappresenta uno dei tratti più caratteristici del paesaggio locale. Situato sul piccolo colle di San Venanzio, il Castello della Monica e il circostante Borgo altro non sono che una ricostruzione ottocentesca di un complesso di edifici (di cui il Castello rappresenta il nucleo principale) che ricorda come stile quello del periodo medievale.
Possiamo pernottare in zona concludendo la prima giornata del nostro itinerario.
ripartiamo e spostiamoci verso il Lazio alla volta di un paese tristemente noto per gli eventi sismici del 2016. Amatrice, Comune della provincia di Rieti, fa parte della comunità montana del Velino ed è sede del polo agroalimentare del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Nel 2015 era entrata nel a far parte dei borghi più belli d’Italia, ma ciò che ne rimane nulla ha a che vedere con la bellezza precedente dei luoghi. Amatrice era definito “il paese delle 100 chiese”, ma il sisma non ne ha risparmiata una, rimane tuttavia il naturale ingresso laziale al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Un altro paese tristemente noto è Accumoli, , nel cuore della Sabina, “il paese che non c’è più”, i piccoli borghi del Centro d’Italia, un tempo segnalati tra i più belli del Paese.. E’ luogo di confine tra Lazio, Umbria, Marche ed Abruzzo, per questo punto di partenza per escursioni sui della Laga e Monti Sibillini.
A seguire troviamo Campotosto, il suo lago è più grande d’Abruzzo, si trova al confine tra il Gran Sasso ed i Monti della Laga. Si tratta di un lago artificiale, un’estensione di un vecchio lago naturale a cui sono state aggiunte tre dighe per lo sfruttamento idroelettrico. Per arrivare percorriamo il valico delle Capannelle, la strada che si percorre anche per andare ai Prati di Tivo o alle 100 Cascate.
Passando dal Lazio all’Umbria arriviamo a Norcia, patria del Tartufo Nero e dell’arte norcina. Sorta a ridosso dei Monti Sibillini e considerata il centro più suggestivo della Valnerina, offre splendidi scenari di natura incontaminati. Soprattutto durante il periodo della Fioritura, quando l’altopiano di Castelluccio mostra il suo spettacolo naturale migliore, molti visitatori giungono a Norcia per ammirare il tappeto di colori e profumi che si stende di fronte ai loro occhi! Altri profumi che non dimenticherete sono quelli della gastronomia, del tartufo della norcineria. La città è nota anche perché città natale di un grandissimo personaggio religioso: San Benedetto, primo monaco del Cristianesimo, e fondatore dell’ordine dei Benedettini, che visse a cavallo del 500. Sul fiume Corno, tra Norcia e Cascia, per gli appassionati è possibile dedicarsi alle discese di rafting.
Torniamo verso la costa, scendendo verso Sant”Anatolia di Narco, poi in direzione Foligno e una comoda superstrada di porta verso l’ultima tappa del nostro tour: Civitanova Marche nella provincia di Macerata. Ha origini antichisssime, gli insediamenti preistorici risalgono al periodo Paleolitico, Possiamo distinguere due centri: la Città Alta, antico borgo costruito su un colle racchiuso tra le mura di un castello medievale, ottimo esempio di architettura militare rinascimentale, e l’abitato costiero, centro balneare frequentatissimo. I turisti soprattutto la scelgono per le comode spiagge ben attrezzate, sia di sabbia fine che di sassolini nella zona sud oltre il porto, ed i numerosi locali notturni, tra i più rinomati della riviera adriatica per divertirsi e trovare un po’ di relax. Nota anche per le numerose industrie calzaturiere che si trovano nel suo territorio, che sono tra le più famose al mondo.Vicino al porto, tra le tante strutture presenti, è situata la Chiesa di Cristo Re, il cui particolare campanile funge anche da faro per le imbarcazioni. Civitanova Marche rappresenta una località tutta da vivere, i colori sgargianti del centro, affiancati dal meraviglioso colore blu del mare Adriatico, i giardini molto curati, i tantissimi negozi, la vita notturna e pomeridiana, il lungomare fanno di questo luogo una vera meraviglia.